Diritto e religione in una società plurale. Laboratorio presso il carcere di San Vittore

L’evoluzione in senso multiculturale e plurireligioso delle società in cui viviamo solleva con particolare evidenza la questione dei rapporti fra l’identità civile e religiosa di quegli individui che sono al medesimo tempo cittadini di uno Stato e membri di una confessione.

Vale a dire, di quei cittadini che, essendo anche fedeli di una comunità religiosa, sono chiamati a osservare tanto le leggi dello Stato in cui risiedono, quanto le disposizioni della confessione alla quale appartengono.

Anche le religioni impongono infatti ai propri aderenti delle norme di condotta che possono interessare diversi aspetti dell’esistenza come l’abbigliamento, l’educazione, la preghiera o l’alimentazione. Il rispetto di queste regole, soprattutto se estranee al tradizionale contesto socio-culturale, rischia di produrre incomprensioni o di generare conflitti, ogni qual volta l’osservanza di una norma religiosa si scontra con le previsioni degli ordinamenti secolari.

L’obiettivo di questo modulo è fornire agli studenti gli strumenti concettuali e giuridici necessari ad affrontare il tema della diversità religiosa e culturale in una società plurale. Questo al fine di:

  • meglio comprendere la natura dei rapporti tra diritto e religione;
  • riflettere sulla rilevanza giuridica che l’osservanza delle pratiche religiose può assumere all’interno degli ordinamenti secolari;
  • analizzare possibili modelli di gestione della diversità religiosa orientati a coniugare le regole dell’ordinamento giuridico italiano con le questioni sollevate dall’evoluzione in senso multiculturale e plurireligioso della società.